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Ovunque. Esplorazioni cromatiche del mondo queer

«Ovunque»: mappe arcobaleno del mondo queer

L'opera di Barbara Orlandini e Gianluca Sturmann racconta il movimento queer dai primi passi fino ad oggi. Una panoramica molto articolata del mondo arcobaleno, senza cadere in banalità e superficialità.

7 minuti di lettura

Un mondo arcobaleno, negli ideali e nella grafica: questa la scelta di Ovunque. Esplorazioni cromatiche del mondo queer, di Barbara Orlandini e Gianluca Sturmann, edito da BeccoGiallo e da poco presente nelle librerie. Il titolo, o meglio, la parola ovunque che lo caratterizza, si rifà al motto dei moti di Stonewall: «Noi siamo ovunque!», una frase semplice ma d’effetto e soprattutto alla base di una delle più grandi rivoluzioni LGBTQIA+.

Nelle sue 150 pagine, il libro ci mostra, con dei tratti colorati e grafiche accattivanti, un percorso tra le pieghe del termine queer nel senso più ampio. L’introduzione ci offre una breve panoramica su alcuni punti essenziali per la comprensione del volume intero, che potrebbe (nonostante la chiarezza) risultare ostico alle persone meno “esperte” senza specificare il significato di alcuni termini.

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Per esempio, troviamo un capitoletto sullo schwa, utilizzato nel libro, e spiegato dalle prime pagine con trasparenza, giustificando questa scelta espositiva di grande impatto. Insieme allo schwa, vengono esplicitati alcuni termini chiave, presentati nell’introduzione e nel glossario finale: il volume si apre quindi con concetti come sesso, genere, identità, orientamento, così da creare le basi per poter comprendere le storie – ma anche la Storia – narrate successivamente.

Esplorazioni cromatiche del mondo queer

Ogni capitolo rappresenta uno dei colori della bandiera arcobaleno, accompagnati dal nero e dal bianco, somma e assenza dei colori. I temi trattati sono tantissimi e vanno dalla storia del movimento LGBTQIA+ (con indicazioni sui moti di Stonewall, i primi Pride, la storia della bandiera arcobaleno, e molto altro), al benessere psicofisico (con temi quali il coming out, bullismo, salute sessuale), dalle icone queer (dello spettacolo, della storia, della letteratura) ad un approccio al mondo naturale (gli animali, sì, ma anche una riflessione sugli esseri umani in quest’ottica, dall’intersessualità alla famiglia, per smantellare concetti che, più che naturali, sono stati forgiati dalla cultura), fino alla questione della religione e del mito (sì, c’è del queer anche in questi settori).

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Non manca un capitolo sul tema molto attuale del linguaggio e dei linguaggi, qui analizzati in senso molto ampio e funzionale, dal simbolo alla lingua, dai colori alle bandiere. I capitoli finali, bianco e nero, mostrano due facciate diverse ed opposte: il nero ci racconta la censura, l’omofobia, l’odio; il bianco si pone come speranza, con uno sguardo ai traguardi conquistati e un occhio al futuro e alle prossime conquiste. Chiude il libro un abbraccio rosa: un luogo dove condividere contatti utili, titoli di film, documentari, libri, canzoni, un modo per far sentire lettori e lettrici inclusi, voluti compresi.

Esplorazioni cromatiche del mondo queer

Alcune sottosezioni sono poi ricorrenti, come Avremmo voluto conoscere o le numerose «linee del tempo» colorate per accompagnarci con chiarezza nella storia. Si tratta di piccole rubriche interne in grado di presentare personaggi o momenti chiave della storia e del presente arcobaleno in modo molto dinamico e attivo. Grande spazio è dedicato poi alle curiosità e agli aneddoti, accompagnate da indizi per ampliare le letture a tema.

Le parti più caratteristiche sono sicuramente quelle interattive, dove chi legge è invitato a farsi domande, a riflettere, a mettere su carta le proprie idee, il proprio io. Leggere questo libro infatti non basta: le sue pagine ci chiedono di interagire e di raccontarci, di giocare con l’oggetto per esplorarci meglio. Come stiamo? Come sarebbe la nostra bandiera? Chi sono le persone speciali per noi? Come ci vorremmo vestire se, per un giorno, fossimo completamente liberi da vincoli e stereotipi? Quali gesti possono aiutarci, nella vita concreta, reale, a favorire l’inclusione?

Esplorazioni cromatiche del mondo queer

Uno dei pregi di Ovunque. Esplorazioni cromatiche del mondo queer è il fatto di non targhettizzarsi eccessivamente: lo stile e la semplicità espositiva richiamano il mondo dei ragazzi, dell’adolescenza, eppure (per fortuna) non troviamo etichette che facciano da guida. Nessun: «il libro che avresti voluto leggere a 16 anni» oppure «manuale per adolescenti queer».

L’opera si rivolge a tutti e tutte nel senso più inclusivo del termine, sorpassando anche le fasce d’età, se non per un breve riferimento nell’introduzione, che tuttavia non basta a classificare Ovunque. Esplorazioni cromatiche del mondo queer come libro esclusivamente per ragazzi e ragazze. E perché no, anche nelle sue parti più diaristiche, da compilare attivamente raccontando la propria esperienza, gli adulti si potrebbero divertire nell’esporsi intimamente e nel giocare con penne e carta, tornando a una lettura-gioco non frequente da grandi, ma non meno divertente.

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Etichette a parte, il volume può effettivamente essere una guida all’esplorazione di sé, e quindi utile anche (ma non solo, come già detto!) a fasce d’età più giovani per comprendere e comprendersi. Un libro quindi a tutto tondo e apprezzabile a diversi livelli, in diversi momenti, che costruisce una panoramica molto articolata del mondo arcobaleno senza cadere in banalità e senza essere superficiale. Il libro è coinvolgente, si rivolge direttamente a chi legge con simpatia, e quindi si pone come una guida non necessariamente istruttiva, ma di divertente accompagnamento.

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Immagine in copertina da Pinterest

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