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Guida breve alle Cinque Terre: tra mare, storia e buon cibo

7 minuti di lettura

In Italia, in Liguria, c’è un’isola felice che almeno una volta nella vita vale la pena visitare, il Parco Nazionale delle Cinque Terre. Il Parco include cinque pittoreschi piccoli villaggi arroccati sulla costa del Mediterraneo: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso, con le colline coltivate alle spalle e il mare che si frantuma sulle spiagge rocciose di fronte. La storia e l’arte non mancano: santuari mariani, monasteri benedettini, resti di ville romane e architettura romanica riempiono le strade e le piazze.

Facilmente raggiungibili via mare o a piedi, facendo trekking sulla costa per la mozzafiato Via dell’Amore, o sulle colline, tra ulivi e viti, le cittadine sono percorse anche da una piccola (e stretta) linea ferroviaria, sempre affollata durante il periodo estivo. Anche se la maggior parte dei visitatori resta a fiato sospeso di fronte ai villaggi e ai panorami dalla terraferma, non va dimenticato che il Parco comprende baie, grotte marine e acque al largo che costituiscono un’area marina protetta nel confine italiano.

Naturalmente non manca poi, come in tutta la penisola, la tradizione gastronomica: il pesto, le torte salate alle verdure, il pesce, in particolare muscoli, acciughe e totani, e poi le zuppe e l’immancabile farinata. Tra i vini, il più tipico è lo Schiacchetrà, liquoroso, prodotto da uva passita, con Denominazione d’Origine Controllata.

Come raggiungere la zona: meglio in treno da La Spezia oppure via mare, da La Spezia, Lerici o Porto Venere.

Quando visitare: durante il periodo estivo i villaggi sono talmente affollati che in alcuni casi viene posto un limite giornaliero di visitatori, fuori stagione la visita risulta decisamente più rilassante anche se molti ristoranti e alberghi sono chiusi da Novembre ad Aprile.

Come visitare: il consiglio migliore è quello di prendere una stanza in un B&B o a mezza pensione per poter girare comodamente tutte le cittadine. Cinque giorni sono più che sufficienti per visitare il Parco, esistono abbonamenti da uno a sette giorni  che permettono di utilizzare i trasporti pubblici in modo illimitato.

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1) Riomaggiore, la più profumata

La più orientale delle Cinque Terre, strutturata a gradoni in pendenza sulla collina, risale all’ottavo secolo, fondata secondo la tradizione da profughi greci in fuga dalla persecuzione iconoclasta. Le abitazioni colorate seguono lo schema delle case-torri, nella parte più alta del paese si trova una chiesa del 1340 dotata di una vista panoramica molto suggestiva. Le calette, molto rocciose, si raggiungono attraverso percorsi a picco sul mare, nei pressi del porticciolo, dove si trovano vari ristoranti tipici. Il paesello profuma di oleandri, sparsi ovunque, e pesce appena pescato, venduto la mattina su piccole imbarcazioni colorate.

riomaggiore cinque terre

2) Manarola, la più romantica

Il suo nome deriva dal latino “Manium arula”, tempio dedicato ai Mani. Manarola ha una splendida passeggiata a picco sul mare che permette la vista completa delle case arroccate sullo sperone di roccia, del porticciolo e del fiume che si tuffa nell’acqua salata. Al centro del paese la piazza, in cui sono situati gli edifici religiosi, ospita i turisti in cerca di ombra e refrigerio durante il caldo estivo. Per gli amanti dei tuffi gli scogli di fronte al porto sono l’ideale. Vale la pena poi salire fino al piccolo cimitero per il meraviglioso panorama visibile da quell’altezza, qui rivolti verso il mare alcuni versi del poeta Vincenzo Cardarelli.

manarola cinque terre

3) Corniglia, la più suggestiva

Di origini romane, Corniglia si trova su un promontorio roccioso, di un centinaio di metri, dal quale si possono intravedere gli altri borghi delle Cinque Terre. Per raggiungerla bisogna salire la caratteristica “Lardarina“, una scalinata di 377 gradini e 33 rampe che dalla stazione porta alla piazzetta del paese. Fatta di vicoli e scorci suggestivi, Corniglia ha una vocazione più legata all’entroterra e alla sua agricoltura. Rimangono i ruderi di una rocca edificata a metà del Cinquecento, molto interessante anche la chiesa gotica di S. Pietro, risalente al 1334, dal cui sagrato, all’ultimo gradino, si può ammirare il mare.

.corniglia cinque terre

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4) Vernazza, la più coraggiosa

Vernazza fu fondata, secondo la tradizione, intorno al Mille da un gruppo di schiavi di una antica gens romana, dopo la liberazione. Un tempo la più prospera delle Terre, ospita elementi architettonici di grande valore, come la meravigliosa chiesa di Santa Margherita d’Antiochia, del 1318, costruita su una roccia a picco sul mare protetta dagli scogli. Dalle vetrate in stile gotico si può osservare l’orizzonte e le barche dei pescatori in arrivo al porto. Vernazza è anche il paese che è stato maggiormente colpito dalla terribile alluvione dell’ottobre del 2011, come ricordano ai visitatori le toccanti fotografie appese nelle vie.

vernazza cinque terre

5) Monterosso, la più mondana

Monterosso al mare è la Terra più adatta per chi vuole rilassarsi: spiagge poco rocciose, acque cristalline, negozi tipici e divertimento. La Torre Aurora separa il Borgo Vecchio da quello residenziale a ridosso del mare. Nella zona antica dominano la mole del castello a strapiombo sul mare e i resti delle case-torri attraversate dagli stretti carruggi. Molto interessante la chiesa di San Giovanni Battista, risalente alla fine del 1200, affiancata dall’Oratorio della Confraternita dei Neri, associazione di devoti laici nata durante la Controriforma.

monterosso cinque terre

Fotografie di Alessia Carsana © Frammenti

Alessia Carsana

Sono nata ad agosto nel 1992. Vivo tra le montagne in provincia di Lecco, ma scappo spesso in città. Ho studiato Lettere Moderne all'Università Statale di Milano e mi incuriosisce la Linguistica. Cerco di scrivere, di leggere e di vedere quante più cose possibili. Cerco storie. Amo i racconti, la scultura, la poesia, la fotografia. Mi piacciono i dettagli, le simmetrie, i momenti di passaggio.

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