Un Teatro in relazione: la stagione 2025/2026 del Piccolo di Milano

Un anno votato allo studio dell'essere umano, nei suoi aspetti sociali pubblici e privati. Presentata la nuova stagione del Piccolo Teatro di Milano

3 minuti di lettura

Si può dire che allo spazio mondano, insieme con i suoi interessi, si sovrappone uno spazio relazionale completamente diverso che ricopre il primo, e che consiste di atti e parole e deve esclusivamente la sua origine al fatto che gli uomini agiscono e parlano direttamente gli uni agli altri

Hannah Arendt, Vita activa. La condizione umana

Questa una delle citazioni scelte da Claudio Longhi per presentare la stagione 2025/2026 del Piccolo Teatro di Milano. Il titolo, presentato il 4 giugno, è Complemento di relazione. Un anno votato dunque allo studio dell’essere umano nei suoi aspetti sociali pubblici e privati.

Giusta l’intuizione di Szondi, è proprio nella vibrante e appassionata dialettica tra “io” e “tu”, nello strenuo corpo a corpo tra “noi” e “voi”, nell’intricata matassa di legami contraddittori tra “egli” o “ella” e “loro” che dobbiamo testardamente continuare a cercare il senso del nostro odierno fare teatro (e, perché no, il futuro della nostra scena)

Claudio Longhi nel comunicato stampa

La stagione

Sviluppata dunque intorno al tema della relazione, la stagione 2025/2026 si apre proprio con i favoriti del pubblico di quella appena conclusa. Insiste infatti Claudio Longhi nel sottolineare che per l’anno che verrà ha voluto aprire sempre di più il dialogo con il pubblico, anche con la volontà di trovare nuovi pubblici.

Arlecchino servitore di due padroni
Foto di Masiar Pasquali

Portatore del tema della fratellanza in apertura ci sarà il Barone rampante di Riccardo Frati, giunto alla sua quarta presenza nella stagione del Piccolo Teatro. A seguire ci sarà poi Toni Servillo con Tre modi per non morire, anche qui una grande relazione da molto tempo instaurata tra il teatro e l’attore.

Celebrazioni e artisti associati

Per nostra gioia torna Il fuoco era la cura del collettivo Sotterraneo. Lo spettacolo è inserito in una personale a celebrazione dei 20 anni del collettivo artistico. Oltre al testo appena citato andranno in scena anche L’angelo della storia, Dj Show e Talk show.

Accanto a Sotterraneo, gli altri artisti associati saranno: Davide Carnevali (che porterà a marzo Variazioni sul modello di Kraepelin), Marta Cuscunà, Marco D’Agostin, Anne Teresa De Keersmaeker, Daria Deflorian, Davide Enia, FC Bergman, Niccolà Fettarappa, Lino Guanciale, Caroline Guiela Nguyen, lacasadargilla, Parini Secondo, Tiago Rodrigues, Łukasz Twartowski.

Il fuoco era la cura
Foto di Masiar Pasquali

Un’altra personale sarà tra il 7 e il 19 aprile dedicata a Daria Deflorian con quattro suoi spettacoli: Memoria di una ragazza, La vegetariana, Chi ha ucciso mio padre e Elogio della vita a rovescio.

Grandi regie e grandi drammaturgie

Ritorna in stagione come ogni anno l’Arlecchino servitore di due padroni diretto da Stefano de Luca, Fanny & Alexander con Federica Fracassi portano in scena L’analfabeta di Agòta Kristóf. Sempre tra le drammaturgie importanti vengono portati Per sempre, in cui Alessandro Bandini si misura con la parola Testoriana raccontando la storia d’amore tra Giovanni Testori e Alain Toubas. In ultimo, lacasadargilla porta Escaped Alone di Caryl Churchill e Marco Rampoldi con 5 centimetri d’aria.

Per le grandi regie potremo vedere un nuovo spettacolo di Emma Dante: L’angelo del focolare. Un altro spettacolo inedito firmato Claudio Longhi e Lino Guanciale è Miracolo a Milano tratto dall’omonimo film di De Sica. Ritorno a casa di Popolizio arriva a Milano dopo aver debuttato a Roma. In questa sezione della stagione menzioniamo per ultimo Resto qui con Arianna Scommegna e Mattia Fabris diretti da Francesco Niccolini.

Nuove drammaturgie e ospitalità

Il giovane Niccolò Fettarappa diventa artista associato e porta il suo Orgasmo. Prosa dispiaciuta sulla fine del sesso. Al Piccolo Teatro si vedranno dunque diversi spettacoli non di produzione come: Sior Todero brontolon, Donald. Storia molto più che leggendaria di un golden man, Metadietro di Rezza Mastrella e Sorry boys, di Marta Cuscunà. Voce internazionale di questa stagione è Annie Baker con Circle, mirror, transformation. Federica Rosellini porta invece il suo nuovo spettacolo Ho sposato Marilyn Manson.

Nella stagione 2025/2026 saranno presenti ben due Shakespeare: Riccardo III con Vinicio Marchioni e la regia di Antonio Latella e il Re Lear di Gabriele Lavia. Non solo, ma ci sarà anche un’attenzione verso il teatro antico con Lisistrata di Marco Martinelli e l’Antigone di Anouilh di Roberto Latini. Un altro classico è Edipus di Giovanni Testori e una riscrittura dell’Orestea con Radio Argo suite.

Sorry, boys
Foto di Daniele Borghello

In relazione con la realtà, ma anche con i classici del teatro

Ispirati a storie vere e testimonianze sono A place of safety. Viaggio nel mediterraneo centrale di Kepler-452, Non posso narrare la mia vita con Lino Musella e Roberto Andò e OLTRE come 16+29 persone hanno attraversato il disastro delle Ande. In questa categoria possiamo annoverare anche Lucia camminava sola. Materiali per un documentario.

Nella stagione 2025/2026 sono presenti anche dei classici del teatro: Il malato immaginario con Tindaro Granata e Lucia Lavia e Il berretto a sonagli di Silvio Orlando.

La vegetariana
Foto di Monica Piseddu, Gabriele Portoghese

L’apertura a nuovi pubblici

Dopo questa lunga carrellata di titoli proposti nella nuova stagione del Piccolo Teatro di Milano, vogliamo solo segnalare i nuovi progetti che il teatro si propone per aprirsi a nuovi pubblici.

Il Piccolo Teatro si propone all’apertura verso nuovi spettatori e nuove aree di influenza come le periferie con il Festival Immersioni, o il progetto Unlock the city!. Novità di quest’anno è Piccolo Under35: un abbonamento dedicato alla community degli spettatori del Piccolo sotto i 35 anni.

Ci sono poi ancora le iniziative del Teatro tiene banco, Il Circolo degli spettatori, Absolute beginners. Per la stagione 2025/2026 saranno organizzati anche dei convegni dal macrotitolo Interesse pubblico. Uno sguardo sul pubblico che cambia, si trasforma, ritrova e si rinnova.

Piccolo Aperto

Questo il titolo dell’ultima iniziativa del Teatro che si propone come luogo inclusivo e accessibile per tutti. Insomma, si prospetta una stagione ricca di arte e spettacoli dedicati davvero a tutti. Ci vediamo a teatro!

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Marialuce Giardini

Diplomata al liceo classico, decide che la sua strada sarà fare teatro, in qualsiasi forma e modo le sarà possibile.
Segue corsi di regia e laboratori di recitazione tra Milano e Monza.
Si è laureata in Scienze dei Beni Culturali nel 2021

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