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Il teatro che dona benessere: la «catarsi» di Aristotele

dalla newsletter n. 14 - 2/2022 di Frammenti Rivista

9 minuti di lettura

La pandemia che ha stravolto il nostro mondo da quel marzo 2020 ha rischiato molte volte di portarci in luoghi oscuri, oltre che a rinchiuderci in casa. È, infatti, risaputo che l’attuale emergenza sanitaria abbia portato molte persone a richiedere un aiuto psicologico per affrontare – o cercare di affrontare – meglio le sfide del presente. Il tema del benessere psicologico è un tema molto sentito e che dovrebbe richiedere una particolare attenzione.

Nel nostro piccolo, però, possiamo trovare diversi modi per riuscire a ritrovare un po’ di pace e tranquillità rispetto al trambusto di questi anni e ognuno ha il suo personale spazio felice. Se si ha l’occasione, si può fare una passeggiata, guardare le vetrine oppure sedersi in una sala teatrale, aspettare che le luci si affievoliscano per godersi lo spettacolo.

Come può essere, però, il teatro una forma di aiuto per il proprio benessere psicologico?

La «Poetica» aristotelica

Se si parla di drammaturgia teatrale non si può evitare di nominare la Poetica di Aristotele. Non importa se si tratta di opere moderne o antiche, la Poetica è sempre il punto da cui bisogna partire per strutturare uno spettacolo, scritto o messo in scena. Riscoperta e tradotta dal 1500, la Poetica è diventata un piccolo compendio a cui ogni autore deve fare riferimento: in quelle brevi pagine sono raccolte varie ed importanti informazioni su come predisporre una buona struttura per una tragedia.

L’opera originale non nasce come manuale normativo, ma come aiuto schematico per gli alunni di Aristotele, quindi ad uso interno. Alla sua scoperta, però, gli autori rinascimentali non poterono far altro che seguire minuziosamente quegli insegnamenti che il grande Maestro aveva lasciato loro. Da quel piccolo riassunto nascono, quindi, i precetti strutturali che tutti sono obbligati a seguire, come in qualsiasi arte creativa.

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Un punto preciso, però, è importante ai fini della nostra trattazione. Nella Poetica, Aristotele evidenzia un elemento che non era mai stato portato alla luce: la capacità catartica di uno spettacolo teatrale.

La purificazione delle emozioni

Greta Mezzalira

Classe 1995, laureata in Filologia Moderna. Innamorata del teatro fin dalla prima visione di "Sogno di una notte di mezza estate" durante una gita scolastica. Amante di musical e di letteratura.

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