Se la vita vi ha portato a Londra, in qualche svariato momento nella vostra vita, sicuramente l’avrete osservato. Magari da vicino, magari lo sguardo vi si è solo posto correndo per le strade della città. Ma appena oltrepassato il Tamigi, nella zona di South Bank, sorge il Royal National Theatre, uno dei più importanti teatri londinesi, ma anche britannici. Gli attori più importanti hanno cavalcato il suo palco e gli attori esordienti vengono lì consacrati ad una carriera destinata al successo.
Perché, però, si può parlare del National Theatre anche fuori dai confini del Regno Unito? Scopriamolo.
Il teatro in streaming sul tuo divano
Era tempo di pandemia, nessuno si poteva muovere dalla propria casa e di certo nessuno poteva solcare un palco o partecipare ad uno spettacolo. L’industria dell’entertainment, insieme a tutte le altre, si ferma completamente. Sul versante televisivo entrano in gioco e acquistano potere le piattaforme streaming, che cominciano a guadagnare terreno e sfruttano il terribile momento storico che stavamo affrontando per alleggerire la tensione.
E il teatro? Qualcuno si concede il teatro a delivery successivamente, oppure si accetta la realtà: per un po’ di tempo avremmo fatto a meno del teatro. Eppure, c’è chi non si arrende e lancia una sfida.
Il National Theatre decide di prendere spunto dal cinema e provare a costruire una propria piattaforma streaming, il National Theatre at Home. Anche Broadway prova a seguirlo, mandando spettacoli integrali su YouTube, ma l’esperimento finisce con il ritorno degli spettacoli in presenza, lasciando online i trailer e i contenuti speciali.
Il National, invece, non demorde, e continua la sua strada, mantenendo sia gli spettacoli in presenza sia caricando gli spettacoli ormai chiusi sulla piattaforma, permettendo al pubblico – britannico e straniero – di recuperarli.
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Tre anni di teatro in streaming and still going strong
Il tempo passa ma la piattaforma del National Theatre non demorde. Si avvale anche di YouTube, come aveva fatto Broadway, per alcuni spettacoli, dando l’occasione anche ai non abbonati di vedere spettacoli iconici, come era successo ad ottobre con la rappresentazione dell’Otello.
Tre anni e si continua a puntare anche su questa piattaforma online, che offre tutti gli spettacoli del National per un abbonamento mensile o annuale, dopo la fine della loro messa in scena. Una scelta vincente, che permette la possibilità di vedere gli spettacoli in presenza come sempre – e come è pensato il teatro in sé – ma dona l’occasione a chi non ha potuto prendere i biglietti o vive all’estero di poter partecipare a spettacoli di alto livello. E questo non toglie nulla agli spettacoli in presenza, che continuano ad ottenere continuo successo anche con l’uso della piattaforma. Il National Theatre dimostra che lo streaming non è per forza un nemico del teatro, così come l’aveva dimostrato Disney+ portando Hamilton nel proprio catalogo. Lo streaming diventa incentivo, crea curiosità e voglia di vedere lo spettacolo dal vivo, qualora ce ne sia la possibilità, espandendo i propri confini all’estero.
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E da noi?
Da qualche anno Rai Play offre una sezione di Musica e Teatro, ma rimane un catalogo minimo e smunto rispetto a tutto ciò che i teatri italiani offrono dal vivo. La paura dello streaming è ancora forte e lo si lascia ai margini, senza promozione ma come semplice archivio su cui fare, poche volte, affidamento.
L’esperienza del National, invece, dovrebbe farci capire come sia una scelta vincente se posta nei giusti termini e che se ne dovrebbe parlare seriamente, per almeno i maggiori teatri italiani. Rendere, così, il teatro meno classista ed elitario, dando la possibilità a chiunque di poter assistere, anche da remoto, ad uno spettacolo degno di nota.
Aprirsi ad un pubblico più ampio, fargli esplorare la cultura teatrale e le sue regole, senza relegarla solo ai muri di un teatro.
Vedere uno spettacolo in scena è un’emozione che lo streaming non potrà mai sostituire, ma può aiutare a educare un pubblico poco avvezzo al teatro e, poi, portarlo finalmente tra le poltrone di un teatro.
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