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«The Currency» di Damien Hirst: qual è il valore dell’arte digitale?

Qual è il confine tra NFT e pittura? L'artista Damien Hirst con il progetto «The Currency» contrappone l’arte digitale all’arte “vecchia scuola”. Con quale risultato?

5 minuti di lettura

Da anni, l’arte contemporanea esplora i suoi limiti e le sue potenzialità, sfida il concetto di creazione, di tecnica e di talento, provoca gli spettatori e scuote l’opinione pubblica. È in questo contesto teorico-artistico che ottiene sempre più importanza l’arte digitale: un’arte che mette in crisi l’arte stessa, l’arte intesa come materialità o esperienza.  Ne abbiamo molto sentito parlare, ma che valore ha l’arte digitale nel mercato dell’arte contemporanea? Damien Hirst, uno degli artisti più celebri del nostro tempo, ha deciso di esplorare il confine tra NFT e pittura attraverso il suo ultimo progetto, The Currency, che, sostanzialmente, contrappone l’arte digitale all’arte “vecchia scuola” lasciando al mercato il compito di decidere quale abbia più valore. 

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Cosa è l’arte digitale? Cosa è un NFT?

Un NFT è un bene digitale che esiste completamente nell’universo digitale: non si può toccare, ma si può possedere. Un NFT può essere qualsiasi tipo di file digitale: un’opera d’arte, un articolo, musica o anche un meme. NFT sta per Non Fungible Token, ma cosa significa? Gli NFT sono dei certificati digitali che non possono essere falsificati e che attestano l’autenticità di un oggetto virtuale

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La creazione di oggetti virtuali e la vendita di quest’ultimi come creazione artistica è oggetto di grandi dibattiti: c’è chi sostiene sia solo l’ultima dimostrazione di una generazione iper-capitalista, chi sostiene che sia una forma d’arte che valorizza l’unicità, chi sostiene che il Metaverso (ovvero l’universo digitale) sia il luogo del futuro e che questo sia solo uno dei primi passi verso la nuova modernità.

The Currency 

Rispondere a queste domande sembra impossibile, solo il tempo ci darà una risposta. Possiamo però chiederci: ad oggi qual è il valore dell’arte digitale? L’esperimento di Damien Hirst indaga esattamente questo campo, cerca di comprendere che spazio occupino nel mercato dell’arte gli NFT. 

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L’artista ha dipinto a mano 10.000 opere uniche, ognuna delle quali corrisponde a un oggetto non fungibile. Ha venduto ciascuno di questi ibridi pittura-NFT al pezzo di 2000 dollari, prezzo estremamente basso per il mercato dell’arte contemporanea (basti pensare che, nel 2007, un lavoro su carta di Hirst è stato venduto per più di 393 milioni di dollari) e ha domandato agli acquirenti di decidere, dopo un anno dall’acquisto, se tenere la creazione digitale, bruciando cerimonialmente l’opera fisica, oppure rinunciare ai diritti sull’opera d’arte posseduta nell’universo digitale

Questo progetto esplora i confini dell’arte e della moneta – quando l’arte cambia e diventa una moneta, e quando la moneta diventa arte. Non è una coincidenza che i governi usino l’arte su monete e banconote. Lo fanno per aiutarci a credere nel denaro. Senza arte, è difficile per noi credere in qualcosa.

Damien Hirst

E quindi?

Il mondo dell’arte aspetta con ansia le scelte dei compratori che hanno fino a quest’estate per prendere la loro decisione. Sarà un esito inaspettato nella direzione di un nuovo mondo che si vive nel metaverso o la conferma dell’importanza dell’arte materiale da poter mostrare in casa e osservare quotidianamente, indipendentemente dal digitale?

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Qualunque sia il risultato, The Currency ha una grande importanza sociale ed artistica: gli NFT entrano nel panorama dell’arte contemporanea, senza dubbi sulla loro legittimità, creati da un artista riconosciuto e di grande talento. Grazie a Damien Hirst gli NFT smettono di essere una materia oscura, lontana dagli intellettuali e entrano a far parte della vita culturale ed artistica del nostro tempo.

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Sofia Di Gravio

Classe 99, laureata in filosofia alla Sapienza e volata a Parigi per studiare la filosofia dell’arte. Amante della cultura e della vita... specialmente quando ci regalano una chiacchierata davanti ad un bicchiere di vino!

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