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Il tradimento, una retrospettiva contemporanea

dalla newsletter n. 33 - novembre 2023

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Se si dovesse pensare al tradimento per eccellenza nel mondo del cinema, della letteratura, dell’arte in generale, diventerebbe difficile trovare un unico riferimento, perché ce ne sono centinaia. Un marasma infinito, dalla notte dei tempi. 

Di tradimento hanno parlato tutti, attraversando la storia. 

Basti pensare, per cominciare, al tradimento di Giasone a Medea, esposto e analizzato dai più grandi poeti e drammaturghi greci, fra tutti Euripide nella tragedia omonima dedicata alla figlia di Eeta, re della Colchide.

Frequentissimo anche nelle tragedie shakespeariane, nella Divina Commedia, nelle opere di lirica, nelle canzoni, nei film romantici o thriller. 

Il tradimento occupa gran parte della fantasia umana, proprio perché ha sempre avuto quell’afflato di “proibito” e trasgressivo rispetto alle regole, fondamentalmente, della relazione monogama ed eterosessuale. 

Per dare un riferimento univoco, che sicuramente è nella memoria di tutti (specie se parliamo ad un pubblico italiano), c’è una scena del cinema dell’inizio degli anni Duemila che ha tradotto il momento della scoperta di un tradimento, facendolo diventare un grande cult nell’immaginario di tutti e facendo rientrare quel momento in un inconscio collettivo. 

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