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Il meglio della settimana

4 minuti di lettura

La settimana appena conclusa ha visto Il fascino degli intellettuali. registrare un vero e proprio boom di visite sul proprio sito: oltre 6.000 accessi, quasi 9.000 pagine visualizzate dal 20 al 26 aprile. Qual è il motivo?

massimo cacciariScoprirlo non è difficile: la causa di questa impennata nei numeri del nostro giornale risale proprio al primo giorno della settimana, a lunedì 20 aprile, quando è uscita l’intervista a Massimo Cacciari, realizzata da Costanza Motta, in cui il filosofo ci ha spiegato come la lettura dei classici sia fondamentale per costruire quel pensiero critico che è alla base di una democrazia ben funzionante. Delle quasi 9.000 pagine visualizzate questa settimana, l’intervista da sola ne ha raccolte più di 5.000. Insomma: un vero e proprio grande successo!

Ma la settimana de iFdI non si è certo conclusa così, anzi. Sempre a lunedì risale l’articolo di Michele Donati che ha recensito il concerto di Francesco De Gregori a Cesena, tappa del Vivavoce tour, con cui il cantautore romano sta riproponendo i suoi più grandi successi con nuovi arrangiamenti.

Martedì invece la giornata è iniziata con il pezzo di Ginevra Amadio su Leonardo Sciascia e il suo “Todo Modo”, uscito per la rubrica letteraria “Ricordi della terra”; mentre Silvia Ferrari ha voluto rendere omaggio a Mazara del Vallo e al coraggio dimostrato nelle operazioni di soccorso durante l’ultima tragedia nel Mediterraneo. Inoltre Susanna Causarano ha recensito lo spettacolo teatrale Una pura formalità, di Glauco Mauri e in scena al Teatro Carcano di Milano.

Sempre una recensione quella che ha aperto il giornale di mercoledì: si tratta del concerto di James Taylor a Torino, per mano di Lorena Nasi, all’interno della rubrica musicale “Storie di Note”. Margherita Vitali ha invece scritto un articolo sulle celebrazioni per il 150° di Firenze Capitale, ricordando i radicali mutamenti subiti dalla città negli anni in cui è stata Capitale del Regno d’Italia, mentre Costanza Motta, in occasione dell’inizio di un ciclo di eventi dedicati, ha approfondito il lavoro letterario e cinematografico di Pier Paolo Pasolini.

brisighella_veduta_torreGiovedì, per la rubrica “Italia da scoprire”, Michele Donati ci ha trasportati nelle atmosfere della Romagna interna, quella dimenticata dai turisti che si affollano sulla riviera. Dalila Forni invece ha scritto, per la rubrica erotica “A luci spente”, un articolo sul perché nelle sculture di nudi i genitali femminili non siano mai rappresentati.

La rubrica cinematografica “L’invenzione senza futuro” ha aperto la giornata di venerdì con un pezzo di Susanna Causarano su Billy Wilder e il suo meta-cinema sospeso tra ironia e trasformismo. Silvia Ferrari ha invece recensito la mostra milanese dedicata a Leonardo, definita da più parti la mostra più importante del 2015. Invece Valentina Cognini ci ha parlato di un’altra mostra: Il demone della modernità, a Rovigo. Essendo la vigilia del 25 aprile, Margherita Vitali ha pensato di raccontare la Resistenza così da sapere cosa si sarebbe festeggiato il giorno successivo. In serata è arrivato l’articolo di Giulia Malighetti sulle relazioni sentimentali ed artistiche che hanno ispirato i capolavori del ‘900.

Ieri, sabato 25 aprile, la giornata su Il fascino degli intellettuali. è stata interamente dedicata al ricordo della Liberazione e al significato della Resistenza. Susanna Causarano ha così recensito la mostra a fumetti, a Milano, dedicata alla Resistenza femminile, mentre Francesco Corti si è interrogato su quale possa essere il senso della Resistenza in tempi di democrazia.

Sempre in tema di Resistenza ed antifascismo è l’articolo uscito oggi, domenica 26 aprile, per la rubrica “Intellettuale della settimana”, in cui Giulia Malighetti ha analizzato l’epos della Resistenza nei lavori di Beppe Fenoglio.

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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