fbpx
Placeholder Photo

#LiberArte – Caro Google, i nudi artistici
non sono «un contenuto per adulti»

Campagna social di polemica contro le imposizioni di google: d'ora in poi i nudi d'arte saranno CENSORED. Anche tu credi sia il caso di #LiberArte?

3 minuti di lettura

Con un po’ di stupore abbiamo scoperto che secondo Google i nudi artistici sono contenuti per adulti. Nelle scorse ore, infatti, abbiamo ricevuto un’email dalla società americana, la quale ci ha “gentilmente chiesto” (leggesi: imposto) di eliminare alcune immagini da un nostro articolo (questo) in quanto «gli annunci Google non possono essere inseriti in contenuti per adulti o destinati a un pubblico adulto». Facciamo sommessamente notare che le immagini in questione non sono altro che nudi artistici: un fotoritratto di Frida Kahlo, un disegno di Salvador Dalì e una fotografia scattata da Dora Maar, compagna di Picasso.

Google – in particolare Google AdSense – è il circuito che gestisce le inserzioni pubblicitarie all’interno del nostro sito e queste inserzioni pubblicitarie costituiscono l’unica nostra – misera – fonte di sostentamento economico (a proposito: se vuoi darci una mano, puoi farlo qui). Qual è stata la “gentile richiesta” (leggesi: imposizione) che ci è stata fatta? Eccola: «Apportare immediatamente le modifiche al sito al fine di rispettare le norme del programma AdSense». Tradotto: rimuovere le immagini incriminate, pena la chiusura dell’account pubblicitario.

Il nodo più comico della questione è che le immagini in oggetto provengono – guarda un po’ – proprio da Google Immagini. Ma come, le lasciano a disposizione degli utenti ma le censurano nei siti in cui gestiscono gli annunci pubblicitari? Se poi si pensa che Google ha sede negli Stati Uniti, non si può che sorridere ulteriormente: in un Paese in cui compaiono in televisione tette e culi a qualsiasi ora di qualsiasi giorno, come ci si può permettere di censurare dei nudi artistici? Da una parte la volgarità, dall’altra l’arte. Google non ha scelto di sicuro la seconda.

Leggi anche:
Le allusioni erotiche nelle canzoni degli Oasis

Essendo così dipendenti economicamente da Google, noi non abbiamo potuto che accettare questo ricatto. Purtroppo. D’altro canto, però, non vogliamo nemmeno rimanere impassibili a guardare Google che censura opere d’arte erotiche derubricandole a “contenuti per adulti”. Abbiamo quindi deciso di procedere in due modi: da un lato applicheremo su tutte le immagini di nudi artistici pubblicate sul nostro sito un bollino “Censored”, in segno di protesta polemica; dall’altro lanciamo la campagna social #LiberArte.

Un hashtag per spiegarci perché, secondo te, l’arte non può essere censurata.

#LiberArte
#LiberArte

#LiberArte

P.S.: #googlecoolo

Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!

Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram, e iscriviti alla nostra newsletter!

Michele Castelnovo

Classe 1992. Laureato in Filosofia. Giornalista pubblicista. Direttore di Frammenti Rivista e del suo network. Creator di Trekking Lecco. La mia vita è un pendolo che oscilla quotidianamente tra Lecco e Milano. Vedo gente, scrivo cose. Soprattutto, mi prendo terribilmente poco sul serio.

7 Comments

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.